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domenica 11 luglio 2010

LE MIE LETTURE 2010: GIRO DI BOA

La prima metà del 2010 si è appena conclusa ed ho pensato di fare una panoramica dei libri che ho letto in questi 6 mesi.

Non ricordo esattamente quale libro stessi leggendo a gennaio (anche se sono iscritta su aNobii non metto mai la data di inizio/fine delle mie letture, mi mette l’ansia!) ma credo fosse L’Ospite di Stephenie Meyer. Vi riporto la trama:

Nel futuro la specie umana sta scomparendo. Un'altra razza, aliena, potente e intelligentissima, ha preso il sopravvento, e i pochi umani rimasti vivono raccolti in piccole comunità di fuggiaschi. Tra loro c'è Jared, l'uomo che la giovane Melanie, da poco caduta nelle mani degli "invasori", ama e non riesce a dimenticare. Neppure adesso che il suo corpo dovrebbe essere niente più di un guscio vuoto, un semplice involucro per l'anima aliena che le è stata assegnata. Perché l'identità di Melanie, i suoi ricordi, le sue emozioni e sensazioni, il desiderio di rincontrare Jared, sono ancora troppo vivi e brucianti per essere cancellati. Così l'aliena Wanda si ritrova, del tutto inaspettatamente, invasa dal più umano e sconvolgente dei sentimenti: l'amore. E, spinta da questa forza nuova e irresistibile, accetta, contro ogni regola e ogni istinto della sua specie, di mettersi in cerca di Jared. Per rimanere coinvolta, insieme a Melanie, nel triangolo amoroso più impossibile e paradossale, quello fatto di tre anime e due soli corpi.

Quando è uscito questo libro ammetto d’averlo comprato solo ed esclusivamente perché era scritto dalla Meyer,… la trama non mi ispirava per niente. Cioè… alieni???!!! Da quando io leggo libri sugli alieni???!!! Infatti L’ospite è rimasto nella mia pila di libri in standby per più di un anno!!! Alla fine dell’anno scorso ho deciso di iniziare a leggerlo, complice il desiderio di finire tutti i libri rimasti “in attesa di lettura” per poterne acquistare altri. Wow girls,…una volta iniziata la lettura mi sono lasciata trasportare dalla storia. Ho adorato i personaggi, così ben delineati, la protagonista Wanda è proprio una “persona” unica e non puoi non lasciarti coinvolgere dalle sue vicende. Insomma 600 pagine e non sentirle. Quando ho finito il libro ho pensato che la Meyer fosse proprio una brava scrittrice e sono stata contenta del fatto che abbia scritto un libro che non avesse nulla a che vedere non la sua famigerata saga. Conclusione: pollice su! Libro consigliatissimo.

Dopo L’Ospite ho pensato di leggere qualcosa di super leggero, un libro che potevo finire in pochi giorni: Maya Fox-La Predestinata. Vi riporto la trama:

Maya Fox ha scoperto di avere un potere inquietante: la capacità di dialogare con l'aldilà. Ha solo cinque giorni di tempo per imparare a conviverci. E per salvarsi la pelle. Perché un killer folle e implacabile è scappato di prigione e la cerca: la sua missione deve essere conclusa nella notte di Halloween. Di chi si può fidare Maya nella sua lotta contro il tempo? Di una medium inquietante e troppo presente? Di un oscuro professore a capo di una setta segreta? O di un ragazzo bellissimo e misterioso, che la insegue, la vuole e la respinge? Circondata dal suo gruppo di amici, da una madre distratta e impegnata e da un padre che, dall'aldilà, farà di tutto per proteggerla, Maya dovrà affrontare il suo destino. E una profezia misteriosa, che si avvererà solo nel 2012. Maya è l'unica a possedere la chiave per decifrare il mistero e salvare se stessa. E l'umanità intera. Nero come una notte senza stelle e come il trucco che incornicia lo sguardo di Maya, "La predestinata" è un libro che graffia e accarezza fino all'ultima pagina, quando la follia di un killer e la potenza dell'amore si incroceranno prepotentemente segnando per sempre il destino di Maya.

Girls su questo libro c’è poco da dire, oltre il fatto che è una vera schifezza!!! Non lo farei leggere nemmeno ad un dodicenne. Ho comprato questo libro perché ho visto che era nella libreria di diverse persone che seguo su aNobii, con giudizi abbastanza positivi. Ma lo dovevo già capire che era un libro brutto dalla reazione che ha avuto la commessa di Feltrinelli quando le ho chiesto dove fosse questo libro: mi ha guardata strana dicendomi “ma è nella sezione dei libri per ragazzi, sicura che lo vuoi?”. Dovevo rispondere no! Invece l’ho preso e mi sono pentita: la storia poteva pure valere, ma la scrittura era di una superficialità mai vista. Descrizioni zero, personaggi banali. Insomma ogni volta che aprivo il libro mi innervosivo quindi ho deciso di abbandonare la lettura. Leggere deve essere un piacere, quindi se un libro proprio non ci va giù sono dell’opinione che va chiuso e messo via. Stesso identico discorso vale per un altro libro che ho letto quest’anno e che mi ha deluso profondamente perché ne ero entusiasta, volevo che mi piacesse. Trattasi di Shiver e vi riporto la trama:

Grace e Sam non si sono mai parlati, ma da sempre si prendono cura l'una dell'altro. Non si conoscono, eppure lei rischierebbe la vita per lui, e lui per lei. Perché Grace, fin da piccola, sorveglia i lupi che vivono nel bosco dietro casa sua, e in particolare uno dotato di magnetici occhi gialli, che negli anni è diventato il suo lupo. E perché Sam da quando era un bambino vive una doppia vita: lupo d'inverno, umano d'estate. Il caldo gli regala pochi preziosissimi mesi da essere umano prima che il freddo trasformi di nuovo. Grace e Sam ancora non si conoscono, ma tutto è destinato a cambiare: un ragazzo è stato ucciso, proprio dai lupi, e nella piccola città in cui vive Grace monta il panico, e si scatena la caccia al branco. Grace corre nel bosco per salvare il suo lupo e trova un ragazzo solo, ferito, smarrito, con due magnetici occhi gialli. Non ha dubbi su chi sia, né su ciò che deve fare. Perché Grace e Sam da sempre si prendono cura l'una dell'altro, e adesso hanno una sola, breve stagione per stare insieme prima che gelo torni e si porti via Sam un'altra volta. Forse per sempre.

Al contrario di Maya Fox, però, Shiver l’ho terminato perché conservavo sempre la speranza che prima o poi sarebbe migliorato. Del resto le recensioni anche qui erano buone, moltissime ragazze erano entusiaste di questo primo libro della Stiefvater. Alla fine ho impiegato 2 mesi per leggere questo libro: sono stati 400 pagine di strazio puro! Conclusione: pollice giù per entrambi. Sconsigliatissimi.

Sapete io sono una fan dei libri che raccontano storie su vampiri, licantropi, insomma dei cosiddetti libri gotici o urban fantasy (come credo anche molte di voi), ma ho sempre più l’impressione che gli autori che trattano questo genere spesso e volentieri adottano uno stile ed un linguaggio troppo infantile: storie banali, lessico superficiale, nessun spessore. Ma perché? Perché questi libri vengono scritti solo per ragazzini? Che poi,…ammesso che un libro sia destinato ad un pubblico adolescenziale, perché non viene adottato uno stile un po’ più raffinato e ricercato? Un adolescente non ha diritto di leggere un buon libro? Magari un libro che, pur trattando un argomento fantasy, offre comunque una lettura impegnativa, con un vocabolario ricco, descrizioni ricercate e personaggi profondamente strutturati. Sbaglio? Non so voi, ma quando vado in libreria nella sezione “gothic”, mi ritrovo ad ammirare una sfilza di copertine belle, colorate, fantastiche, ma i cui libri offrono storie similari tra loro e già dalle primissime righe si capisce che non c’è una scrittura di qualità. Quindi bisogna veramente stare attenti a scegliere i libri del genere gotico/urban fantasy perché a volte si rischia di incappare in una lettura davvero sciatta.

Tornando alle letture 2010, dopo 2 libri deludenti sul fronte fantasy, mi sono detta : “sapete che c’è? Cambiamo genere và”!!! E così ho deciso di leggere qualcosa che appartenesse ad un genere che mi ha sempre appassionato, cioè i gialli medievali. E quindi ho letto Il Diavolo Nella Cattedrale di Frank Shatzing ed il nuovissimo La Biblioteca Dei Morti di Glenn Cooper di cui vi riporto le trame:

Colonia, 1260. Gerhard Morart sa bene che non potrà mai completare la costruzione della "sua" cattedrale prima di morire. Quello che non sa, purtroppo, è che la morte non tarderà ad arrivare: qualcuno infatti gli tende un agguato su un'impalcatura dell'edificio e lo fa precipitare a terra. Un delitto a sangue freddo, che tuttavia ha avuto un singolare testimone: Jacop, un ladruncolo che si trovava su un melo lì accanto, intento a rubare i frutti succosi per placare la sua eterna fame. Anziché darsela a gambe, Jacop si avvicina a Gerhard, ormai morente, che gli sussurra qualcosa all'orecchio. Così facendo, però, il ladruncolo rivela la propria presenza all'assassino, il quale si lancia in una caccia spietata per ridurlo al silenzio.
Questo romanzo comincia nel dicembre 782 in un'abbazia sull'isola di Vectis (Inghilterra), quando il piccolo Octavus, accolto dai monaci per pietà, prende una pergamena e inizia a scrivere un'interminabile serie di nomi affiancati da numeri. Un elenco enigmatico e inquietante. Questo romanzo comincia il 12 febbraio 1947, a Londra, quando Winston Churchill prende una decisione che peserà sulla sua coscienza sino alla fine dei suoi giorni. Una decisione atroce ma necessaria. Questo romanzo comincia il 10 luglio 1947, a Washington, quando Harry Truman, il presidente della prima bomba atomica, scopre un segreto che, se divulgato, scatenerebbe il panico nel mondo intero. Un segreto lontano e vicinissimo. Questo romanzo comincia il 21 maggio 2009, a New York, quando il giovane banchiere David Swisher riceve una cartolina su cui ci sono una bara e la data di quel giorno. Poco dopo, muore. E la stessa cosa succede ad altre cinque persone. Un destino crudele e imprevedibile. Questo romanzo è cominciato e forse tutti noi ci siamo dentro, anche se non lo sappiamo. Perché non esiste nulla di casuale. Perché la nostra strada è segnata. Perché il destino è scritto. Nella Biblioteca dei Morti.

Che dire girls, due veri capolavori. Non si riesce a staccare gli occhi dalle pagine, la fine di ogni capitolo finisce con una suspance tale che sei spinto irrimediabilmente ad iniziare il prossimo. L’ambientazione medievale di entrambi crea un alone di mistero e magia e le descrizioni degli eventi storici non appesantisce affatto la storia. Sia nel libro di Shatzing che in quello di Cooper la narrazione avviene da diversi personaggi: in ogni capitolo cambia il protagonista, addirittura ne La Biblioteca Dei Morti i capitoli passano da un periodo storico ad un altro, e se tutto ciò all’inizio sembra darti un senso di “smarrimento”, alla fine tutti i pezzi cadono al loro posto, offrendoti una visione poliedrica e completa degli eventi. Davvero eccezionale. Conclusione: doppio pollice in su per entrambi. Consigliatissimi.

Dopo di che ho letto Marina di Carlos Ruiz Zafon. Vi riporto la trama:

Barcellona, fine anni Settanta. Óscar Drai è un giovane studente che trascorre gli anni della sua adolescenza in un cupo collegio della città catalana. Colmo di quella dolorosa energia così tipica dell'età, fatta in parti uguali di sogno e insofferenza, Óscar ama allontanarsi non visto dalle soffocanti mura del convitto, per perdersi nel dedalo di vie, ville e palazzi di quartieri che trasudano a ogni angolo storia e mistero. In occasione di una di queste fughe il giovane si lascia rapire da una musica che lo porta fino alle finestre di una casa. All'interno, un antico grammofono suona un'ammaliante canzone per voce e pianoforte. Nel momento in cui sottrae l'oggetto e scappa, è sopraffatto da un gesto che risulta inspiegabile a lui per primo. Qualche giorno dopo tutto gli apparirà tanto chiaro quanto splendidamente misterioso. Tornando sui suoi passi per restituire il maltolto, infatti, Óscar incontra la giovane Marina e il suo enigmatico padre, il pittore Germàn. E niente per lui sarà più come prima. Il suo innato amore per il mistero si intreccerà da quel momento ai segreti inconfessabili del passato di una famiglia e di una Barcellona sempre più amata: segreti che lo spingeranno non solo alla più lunga fuga mai tentata dal detestato collegio, ma anche verso l'irrevocabile fine della sua adolescenza.

L’Ombra Del Vento (dello stesso autore) è uno dei miei libri preferiti, un libro davvero magnifico al termine del quale mi ero promessa di leggere tutti gli altri libri di Zafon. Infatti come per L’Ospite, anche Marina l’ho acquistato perché conoscevo già l’autore. E’ davvero una bella storia, con tutta quella tipica suspance, mistero ed enigmaticità che l’autore trasferisce nei suoi racconti. Però credo che con i libri di Zafon ci sia un grosso problema: il paragone con L’Ombra Del Vento! Come possiamo non paragonare ogni suo libro a quel capolavoro che è stato L’Ombra Del Vento???!!!! Impossibile non farlo! Lo so che è sbagliato perché ogni libro è una storia a sé, ma quando leggi un libro che ti è piaciuto talmente tanto, in cui ti sei immedesimata totalmente al punto che tua madre ti ha dovuto strattonare per le spalle per farti staccare gli occhi dalle pagine (fatto vero!!!!) bè allora hai sempre la speranza che tutti gli altri libri di quel autore ti diano le stesse emozioni. Non fraintendetemi, Marina è un bellissimo libro e merita d’esser letto, ma per i libri di Zafon io personalmente adotto un metro di giudizio molto “severo” perché con il suo libro di debutto (appunto L’Ombra Del Vento) ha dimostrato al mondo il suo grandissimo talento. Conclusione: pollice su. Consigliato.

Infine, qualche giorno fa ho finito di leggere Chocolat di Joanne Harris:

Siamo a Lansquenet-sous-Tannes, un villaggio al centro della Francia, dove la vita scorre placida. Un po' troppo placida: sono rimasti soprattutto gli anziani - contadini e artigiani - mentre i giovani sono partiti verso la città. È una comunità chiusa, dominata con rude benevolenza dal giovane curato Francis Reynaud. È martedì grasso - una tradizione pagana avversata dalla Chiesa - quando nel villaggio arrivano Vianne Rocher e la sua giovane figlia Anouk. La donna è assai simpatica e originale, sexy e misteriosa, forse è remissaria di potenze superiori (o magari inferiori). Vianne rileva una vecchia pasticceria, ribattezzata La Celeste Praline, che ben presto diviene agli occhi del curato - un elemento di disordine. Anche perché Vianne non frequenta la chiesa e inizia ad aiutare chi si trova in difficoltà: il solitario maestro in pensione Guillaume, l'adolescente ribelle Jeannot, la cleptomane Josephine, l'eccentrica Armande. Ben presto il tranquillo villaggio diventa più disordinato, ribelle e soprattutto felice. E lo scontro tra Benpensanti e Golosi, tra le delizie terrestri offerte da Vianne e quelle celesti promesse da padre Reynaud, tra Carnevale e Quaresima, diventa inevitabile.

Ho visto il film qualche anno fa e ricordo che mi era piaciuto molto. Il libro è altrettanto bello, la lettura è scorrevolissima e la storia molto originale. Mi sono meravigliata della Harris perché temevo di incappare in una lettura simile a Le Parole Segrete (della stessa autrice) che ho abbandonato perché semplicemente prolisso. Ricordo che mentre lo leggevo non capivo nulla della storia e tutte quelle lunghe descrizioni contribuivano ad aumentarne la confusione. Invece in Chocolat la Harris ha saputo portare avanti la storia in maniera chiara, con un giusto equilibrio tra descrizioni e vicende. Non sarà il libro dell’anno, ma penso che sia il libro ideale per chi voglia leggere qualcosa di carino e leggero. Conclusione: pollice su. Consigliato.

Questi sono i libri che ho letto nei primi 6 mesi del 2010 e nonostante un paio di libri deludenti mi sento di dare un giudizio positivo sulle mie letture. Certo non saranno molti libri, ci sono persone che riuscirebbero a leggere tutti i libri citati in un mese! Ma io ne sono contenta perché nonostante il lavoro e gli impegni vari ho saputo dedicare una buona fetta del mio tempo alla lettura. Bene!

Ora sto leggendo Uomini Che Odiano Le Donne di Stieg Larsson e I Diari Del Vampiro-Il Ritorno, e man mano che finirò di leggerli scriverò delle recensioni dedicate.

Spero che vi sia piaciuto questo blogpost.

Alla prossima! xxx

1 commento:

  1. Adoro i libri, leggo in continuazion. Vedo che abbiamo anche delle letture in comune.

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